Quanto costa Google Ads? Guida ai costi e ai fattori che influenzano la spesa pubblicitaria

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Quanto costa Google Ads? Questa è la domanda che si fa chiunque sia interessato a fare pubblicità su Google per promuovere il proprio business e i propri servizi. Purtroppo non esiste una risposta unica che vada bene per tutti.
Innanzitutto devi sapere che non esiste un costo fisso o una spesa minima, pertanto chiunque voglia investire nella pubblicità sui motori di ricerca può farlo e stabilire quanto è disposto a spendere.
A seconda della nicchia di mercato, dell’area geografica di interesse e dei volumi di ricerca, esiste un budget consigliabile che un buon consulente Google Ads è in grado di suggerirti.

In questo articolo esamineremo i principali fattori che influenzano la spesa pubblicitaria su Google Ads e cercheremo di capire quanto bisogna spendere per fare pubblicità su Google.

Il modello pay-per-click 

Partiamo da un concetto estremamente semplice che spiega il funzionamento della pubblicità su Google, ovvero il modello Pay per click.

Google Ads opera su un modello pay-per-click (PPC), che significa che gli inserzionisti pagano solo quando un utente clicca sul loro annuncio.

Tale approccio consente un controllo dettagliato dei costi pubblicitari, e ciò rende Google Ads una piattaforma flessibile e scalabile per le aziende di tutte le dimensioni. Attraverso la selezione di parole chiave specifiche legate alla propria attività, gli inserzionisti possono mostrare i loro annunci solo (o in particolar modo) agli utenti che esprimono un chiaro interesse per prodotti o servizi simili ai loro.

Oltre a Google, altri modelli popolari di pay-per-click sono quelli di Facebook (che consente agli inserzionisti di targetizzare gli utenti in base a demografia, interessi, comportamenti), di Linkedin (per raggiungere professionisti e decision maker in specifici settori o funzioni lavorative), di Amazon (per gli e-commerce che cercano di aumentare la visibilità dei loro prodotti e stimolare le vendite dirette).

Quanto costa un click su Google Ads?

Il modello di costo per clic (CPC) utilizzato da Google Ads si basa su un sistema complesso basato su un’asta, che prende in esame diversi fattori al di là dell’offerta massima inserita dall’inserzionista: in altre parole, non basta spendere di più per apparire più in alto.

Inizialmente, Google assegna ad ogni parola chiave (se si parla di campagne sulla rete di ricerca) un punteggio di qualità o Quality Score, che viene calcolato sulla base di diversi elementi come la rilevanza dell’annuncio e della pagina di destinazione per la parola chiave specifica, la probabilità storica che l’annuncio venga cliccato e la qualità dell’esperienza utente sulla pagina di destinazione.

Successivamente, viene calcolato l’Ad Rank, che si ottiene moltiplicando il Quality Score per l’offerta massima dell’inserzionista. Gli annunci con i migliori Ad Rank ottengono le posizioni più elevate e la visibilità desiderata, pertanto diviene estremamemente importante aumentare il punteggio di qualità per migliorare il posizionamento dell’annuncio.

Il costo del CPC su Google si ottiene dividendo l’Ad Rank dell’annuncio posizionato immediatamente sotto per il proprio Quality Score.

Questo sistema garantisce che gli annunci di qualità superiore possano ottenere migliori posizioni a costi inferiori, incentivando gli inserzionisti a creare campagne pubblicitarie rilevanti e di alta qualità per il loro target di utenti. Google intende così equilibrare il campo di gioco, permettendo anche alle piccole attività con budget limitati di competere efficacemente nel mercato pubblicitario online.

Fattori tecnici che influenzano il costo di Google Ads 

Tipologia di campagna

Il costo della pubblicità su Google varia in base alla tipologia di campagna, puoi scegliere tra:

  1. Rete di ricerca: gli annunci testuali che appaiono nella SERP di Google quando effettui una ricerca sono sicuramente tra i più costosi tra le reti di Google Ads. Il motivo per cui sono più costosi è perchè appaiono in seguito a una ricerca consapevole da parte dell’utente, pertanto, oltre a essere quelli che rispondono in maniera diretta a un’esigenza e portano conversioi (vendite, contatti), sono anche i più utilizzati dalle aziende e quindi quelli con maggiore competizione.
  2. Rete Display: immagini, gif e banner animati o non che vengono mostrati all’interno di app o su siti web appartenenti alla GDN (Google Display Network). Gli annunci display appaiono a determinati segmenti di pubblico, selezionati sulla base di interessi, dati demografici oppure comportamenti (ex visitatori sito web). La rete display di Google è sicuramente più economica anche se il costo può variare in base al target: più è generico il target e meno costano i clic (anche pochi centesimi), più è ristretto il pubblico destinatario, più è profilato e più costano i clic.
  3. Rete Shopping: gli annunci shopping vengono utilizzati esclusivamente per la promozione di un ecommerce, possono apparire in diverse posizioni della serp anche se la maggior parte delle volte si trovano nella parte alta della pagina dei risultati. Anche qui il costo è strettamente correlato alla competizione e al numero di ecommerce che promuovono prodotti simili, tuttavia i costi sono inferiori a quelli della rete di ricerca e possono partire anche da 0,05€ per prodotti poco competitivi. Il costo di Google Shopping è fortemente influenzato dalla qualità del tuo feed e dalla completezza delle informazioni sui prodotti.
  4. Rete video: gli annunci sono costituiti da video mostrati su Youtube prima, durante e dopo altri video. Nelle Youtube Ads è abbastanza comune pagare tanto il clic. Il costo del click è influenzato dall’efficienza del video in termini di marketing e dalle impostazioni tecniche della campagna. Tuttavia devi pensare che è più difficile che un utente clicchi sul link di un annuncio video e spesso gli annunci video vengono mostrati quando l’utente non è nemmeno di fronte allo schermo, ad esempio nel caso in cui stia ascoltando musica.
  5. Rete Performance Max: trattandosi di una campagna automatizzata che mostra gli annunci su tutti i posizionamenti a disposizione, il costo per clic è determinato dalla rete su cui appare l’annuncio. Se si tratta della promozione di un ecommerce il costo per clic è simile a quello della rete shopping. I clic provenienti dalla rete display abbassano il costo medio della campagna.

Strategia di offerta

Quanto costa la pubblicità su Google? La strategia di offerta che utilizzi nelle tue campagne è la principale responsabile di come viene gestito e utilizzato il tuo budget giornaliero. Più precisamente la strategia di offerta determina quanto andrai a offrire e pagare per ogni singolo clic.

Esistono due tipologie di strategie di offerta su Google Ads:

  • Strategie manuali: ti permettono di controllare direttamente il costo per clic
  • Strategie automatizzate: sarà Google a controllare l’offerta sulla base dell’obiettivo prefissato

Nel dettaglio, analizziamo i costi di Google Ads a seconda delle diverse strategie di offerta:

  • CPC Manuale: questa strategia permette di controllare il costo per clic di ogni singola parola chiave e annuncio
  • Massimizza i click: questa strategia parzialmente automatizzata ti permette di impostare un cpc massimo, sarà Google a gestire le offerte per le singole keyword
  • CPA Target: questa strategia punta a farti ottenere conversioni entro un costo specifico (cpa target), non puoi controllare il costo per singolo clic
  • Massimizza conversioni: questa strategia punta a farti ottenere più conversioni possibili con il budget a disposizione, il costo per clic non è controllato così come nemmeno il costo/conv
  • Massimizza valore conversioni: questa strategia punta a massimizzare il valore delle conversioni, quindi, ad esempio nel caso di un ecommerce, punta a massimizzare il valore economico delle vendite. Non puoi controllare il costo per clic e nemmeno il costo per conversione ma soltanto il budget giornaliero.
  • ROAS Target: questa strategia punta a farti ottenere, attraverso le tue conversioni, il maggior ROAS al di sopra di un ROAS Target indicato. Non puoi controllare costo per clic o costo per conversione.
  • Quota impression Target: questa strategia punta a farti ottenere una certa % di impressioni e puoi controllare il cpc fissando un costo per clic massimo che sei disposto a pagare.

Fattori esterni che influenzano il costo di Google Ads  

Come detto all’inizio, non esiste una risposta che vada bene a tutti, per rispondere alla domanda “quanto costa Google Ads?”. Il costo delle campagne Google Ads è influenzato da una serie di fattori complessi, che rendono la spesa pubblicitaria altamente variabile tra le diverse attività.

Mercato

Uno degli elementi più significativi è il settore di mercato dell’inserzionista. Per esempio, settori altamente competitivi come i servizi finanziari, le assicurazioni e i servizi professionali tendono a vedere costi per clic (CPC) elevati a causa della forte competizione per parole chiave di alto valore; questo perché nei suddetti campi acquisire anche solo un nuovo cliente può portare a un significativo ritorno economico. Dall’altra parte ci sono i settori meno competitivi, dove la concorrenza è minore e quindi il CPC può essere notevolmente inferiore rispetto ai precedenti.

Personalmente ho lavorato con alcuni clienti che pagavano anche 5/6€ per un singolo click, ma si trattava di nicchie di mercato estremamente competitive come i servizi di telefonia oppure le scuole di lingua inglese.

Qui di seguito trovi un’infografica che mostra i costi medi di un click per ogni industria nel 2023. I dati fanno riferimento al mercato degli Stati Uniti, quindi si tratta di importi molto più alti rispetto al mercato italiano, tuttavia questo grafico può essere utile per fornirti un’idea su quali siano le aree di mercato più costose su Google.

costo google ads 2023
Fonte: Wordstream

 

Valore del cliente e Competizione

Abbiamo detto prima che in alcune nicchie di mercato il costo per clic è più alto perchè il valore del cliente è più alto e quindi anche il ritorno sull’investimento.

Da questo ne consegue che l’azienda è disposta a spendere di più per acquisire un nuovo cliente. Immagina di vendere autovetture, oppure di lavorare nel mondo delle assicurazioni dove il LTV (valore della vita del cliente) è maggiore perchè questo rinnova per più anni, quanto saresti disposto a spendere per un nuovo contatto? Sicuramente non poco.

Periodo dell’anno

Tendenzialmente durante il Q4, ovvero il trimestre da Ottobre a Dicembre, il costo della pubblicità su Google si alza. Questo è dovuto innanzitutto alla presenza delle festività, periodo nel quale le persone sono più propense agli acquisti e per le aziende diventa ancora più importante farsi trovare.

Secondo motivo per la presenza di eventi come il Black Friday, il Cyber Monday e compagnia bella, che spesso caratterizza buona parte di Novembre e non più semplicemente un weekend.
Anche in questo periodo le aziende investono maggiormente nella pubblicità per mettere in evidenza le proprie offerte e promozioni.

Infine l’ultimo motivo per cui i costi di Google Ads aumentano nel Q4 è che molte aziende, a ridosso della chiusura dell’anno e dei bilanci, si trovano con avanzi di budget da investire nel marketing o con la volontà di avere più spese da detrarre.

Ottimizzazione dell’account 

Sembra scontato ma fino a che non si hanno i numeri sotto mano può risultare difficile da credere. Un account ottimizzato spende meno, fino alla metà, e performa di più.
Ecco perchè è fortemente raccomandabile affidare il proprio account pubblicitario a un consulente esperto Google Ads.

Molti pensano di risparmiare evitando di pagare un professionista e facendo da sè, magari seguendo qualche tutorial sul web.

In realtà il risparmio di denaro che si può ottenere da una gestione ottimizzata è superiore alla tariffa del professionista, a questo deve poi essere aggiunto il guadagno in termini di tempo risparmiato da non dover dedicare alla ricerca di informazioni sul web e alla gestione dell’account.

Come viene gestito il budget su Google Ads?

Il budget destinato a Google Ads è la somma di denaro che un inserzionista è disposto a spendere per le sue campagne pubblicitarie su questa piattaforma. La gestione del budget è fondamentale per il successo delle campagne, poiché influisce direttamente sulla visibilità degli annunci e sulla capacità di raggiungere potenziali clienti.

Quando si crea una campagna su Google Ads, per prima cosa si stabilisce un budget medio giornaliero, che rappresenta quanto il cliente è disposto a spendere, in media, per ogni giorno in cui la sua campagna è attiva. Google utilizza questo budget per ottimizzare la visibilità delle inserzioni nel corso del mese. Anche impostando un budget giornaliero, Google Ads può comunque variare la spesa giornaliera fino al doppio dell’importo stabilito per capitalizzare i giorni di maggiore traffico, ma senza superare il budget mensile stimato (budget giornaliero x 30,4, il numero medio di giorni in un mese).

Tramite il pannello di Google Ads, il cliente ha la possibilità di monitorare costantemente la spesa pubblicitaria, controllando come il budget viene distribuito tra le varie campagne.

Google Ads offre la flessibilità di modificare il budget in qualsiasi momento, se si nota che una campagna sta performando particolarmente bene, si può aumentare il budget per massimizzare i risultati, e allo stesso modo, se una campagna non sta dando i frutti sperati, è possibile ridurre il budget o metterla in pausa per riallocare i fondi in modo più efficace.

Come si è visto, sebbene Google Ads possa superare il budget giornaliero, è garantito che la spesa mensile non superi il budget mensile stimato. In alcuni giorni, la spesa può quindi essere inferiore o superiore al budget giornaliero, ma nel corso del mese la spesa totale sarà controllata e mantenuta entro i limiti del budget mensile previsto.

Determinare il budget per le campagne Google Ads con il Google Keyword Planner

Google Keyword Planner è uno strumento di Google Ads utile per ricercare parole chiave e stimare i costi delle campagne Google. Il suo scopo è aiutare il cliente e l’inserzionista a trovare ed analizzare le parole chiave ricercate dagli utenti.

Il Keyword Planner permette di individuare tutte le parole chiave ricercate, i rispettivi volumi medi mensili, l’indice di concorrenza pubblicitaria espressa a parole e numericamente in una scala da 1 a 100. Attraverso un grafico è possibile visualizzare il trend delle ricerche degli ultimi 12 mesi. Infine è possibile avere delle stime di cpc in base al range dell’annuncio (posizionamento alto o basso).

Attraverso una seconda funzionalità del Keyword Planner è poi possibile, sulla base delle keyword individuate e selezionate, stimare i costi di una campagna sulla rete di ricerca.

Trattasi a tutti gli effetti di stime e come tali devono essere prese. Inoltre, attraverso il cursore presente nel grafico, è possibile modificare le KPI e vedere nuove stime di budget.

Si possono rendere queste stime più precise usando filtri come la posizione o la lingua e regolando quanto si è disposti a pagare per clic. Tutto ciò aiuta a decidere come impostare il budget per le proprie campagne pubblicitarie in base a quanto si vuole spendere e a quanto si desidera che i propri annunci siano visibili.

Costi per la gestione delle campagne Google Ads

Se scegli di fare pubblicità su Google hai due possibilità: ricercare informazioni, guardare video e provare con il fai-da-te oppure delegare il lavoro a un professionista certificato in grado di ottimizzare e gestire la spesa pubblicitaria su Google.

Il costo dei servizi Google Ads di un professionista o di un’agenzia includono: la ricerca e pulizia delle parole chiave, la creazione e gestione delle campagne pubblicitarie (su qualsiasi rete), l’ottimizzazione delle campagne per ridurre i costi e/o aumentare le conversioni, il confronto con l’azienda/cliente sui risultati ottenuti.

Quanto costa la gestione delle campagne Google Ads?

Alcuni professionisti richiedono un budget maggiore per il primo mese che include il setup delle campagne e successivamente un importo fisso ogni mese. Altri professionisti preferiscono una % del budget pubblicitario investito (inferiore al 10%), solitamente questa opzione è proposta per la gestione di grossi budget.
Infine, nel caso soprattutto di ecommerce, alcuni stabiliscono un accordo basato su delle percentuali sul profitto generato dalle vendite, si tratta di un accordo a performance, estremamente poco diffuso soprattutto in Italia.

Costi della gestione Google Ads: Freelance vs Agenzia

Può sembrare scontato ma le tariffe di un freelance sono inferiori a quelle di un’agenzia. La differenza di tariffa è dovuto alla differente struttura dell’attività, non solo dal punto di vista fiscale.
Un’agenzia ha costi maggiori come ad esempio costi del personale.

Ma al di là dei costi, meglio un’agenzia o un freelance?

Ovviamente sono di parte ma ti spiego perchè propendere per affidarsi a un professionista piuttosto che a un’agenzia. Spesso all’interno delle agenzie lavorano numerose figure junior con poca esperiena, supervisionate da un project manager o da un professionista con esperienza. Tu però, in qualità di cliente, non hai modo di verificare chi effettivamente si occupa del tuo account e quale sia la sua esperienza.

Un secondo aspetto è legato al fatto che in molte agenzie gli addetti alla gestione delle campagne pubblicitarie lavorano su più account, anche 20 account o più in contemporanea.
Da questo ne consegue che il tempo da dedicare alle tue campagne è limitato.

Ma esistono agenzie con professionisti specializzati con esperienza? Tendenzialmente un professionista che ha acquisito esperienza preferisce lavorare in proprio perchè questo gli consente una maggiore marginalità e un maggiore profitto rispetto alla collaborazione con un’agenzia.

Un professionista, per rimanere competitivo sul mercato, è portato ad aggiornarsi e formarsi in continuazione, a differenza di lavoratori dipendenti all’interno di un’agenzia.

F.A.Q Domande Frequenti

Qual è il budget minimo consigliato per le campagne Google Ads?

Non esiste un budget minimo consigliato. Un consulente esperto saprà consigliarti la spesa ideale per promuovere la tua attività e ti fornirà anche differenti scenari di spesa con stime dei risultati ottenibili. Maggiore è la portata geografica del tuo business e maggiori saranno i costi, così come, nel caso di un ecommerce, maggiore sarà il numero di prodotti nel tuo catalogo, più sarà il budget pubblicitario necessario.

Come posso ridurre la mia spesa pubblicitaria su Google senza sacrificare i risultati?

Per ridurre la spesa pubblicitaria su Google devi inevitabilmente ottimizzare le tue campagne. Ottimizzare le campagne significa pulire le tue campagne da termini di ricerca fuori target, evitare posizionamenti poco performanti, fermare prodotti che non convertono o più semplicemente aumentare il punteggio di qualità, ridurre il cpc, aumentare CTR e tasso di conversione.
Tutte queste attività fanno parte del lavoro di un consulente Google Ads esperto.

Quanto costa un consulente Google Ads?

Il costo di un consulente Google Ads è variabile e può partire da poche centinaia di euro per la sponsorizzazione di attività locali fino a diverse migliaia di euro per la gestione di grossi budget ed ecommerce con numerosi prodotti. In questa pagina puoi trovare informazioni sui miei costi.

Quanto investire in Google Ads?

Sei interessato a fare pubblicità su Google e ti stai chiedendo quanto budget tu debba investire?

In questo articolo ho cercato di fornirti alcune indicazioni sui costi della pubblicità su Google e sul budget pubblicitario necessario per promuovere la tua attività. Inoltre abbiamo visto quali sono i fattori tecnici e quelli esterni e non controllabili che influenzano il costo di Google Ads.

Ora che hai anche scoperto che è possibile, attraverso il Google Keyword Planner, ottenere una stima di budget necessario per Google, vuoi ricevere una stima di budget necessario per Google? Compila il form che trovi in fondo a questa pagina.

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