Stai creando la tua campagna Google Ads su rete di ricerca, sei nelle impostazioni e a un certo punto arrivi alla sezione Reti, dove incontri la voce rete di ricerca, e l’opzione, già marca, Includi partner di ricerca di Google.
In questo articolo:
Oppure, altro scenario.
Controlli la cronologia modifiche di una campagna e ti accorgi dell’applicazione automatica un consiglio, troverai una voce simile a: “Consiglio applicato: Partner di ricerca di Google”.
Sei in una di queste due situazioni? Perfetto. Ora giustamente ti starai chiedendo: cosa sono questi partner di ricerca di Google?
Ma soprattutto, e questo è ciò di cui parleremo in questo articolo, devono essere inclusi oppure no? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dei partner di ricerca di Google?
Cosa sono i partner di ricerca di Google?
I partner di ricerca di Google sono ovviamente siti web che, attraverso un contratto di collaborazione, pubblicano sul proprio portale annunci Google Ads.
Sostanzialmente questi siti, oltre ad ospitare contenuti, replicano i risultati di ricerca che potresti trovare effettuando una ricerca su Google.
Quindi, tra un articolo e l’altro, oppure nei risultati di ricerca ottenuti sfruttando la barra di ricerca presente al loro interno, troverai contenuti sponsorizzati identici a quelli che trovi in alto nella pagina dei risultati di Google dopo una ricerca.
Ti faccio un esempio pratico sperando che tu non sia troppo giovane da non ricordarlo. Yahoo Answer, oggi non più esistente, era un portale sul quale gli utenti potevano aprire topic facendo domande, in attesa che altri utenti rispondessero, su qualsiasi argomento.
Molto simile a Quora o Reddit, che magari conosci meglio.
All’interno di Yahoo Answers c’era una barra di ricerca che permetteva di ricercare qualsiasi parola o argomento per vedere se era già stata fatta una domanda simile in passato.
Effettuando una ricerca ci si trovava davanti una serp di Google, popolata da risultati esclusivamente di Yahoo Answers, quindi non c’erano altri siti, e annunci Google Ads.
A questo punto l’utente poteva cliccare su un risultato e venir reindirizzato alla pagina della domanda oppure se cliccava su un annuncio finiva sul sito dell’inserzionista.
Ovviamente il contratto di collaborazione tra il partner di ricerca e Google prevede un meccanismo di monetizzazione, altrimenti perchè ospitare tutti questi annunci?
Tutto chiaro?
Perfetto. Ora però cerchiamo di capire se abbia senso oppure no includere i partner di ricerca di Google in una campagna Search.
Vantaggi di includere i partner di ricerca di Google
Il principale vantaggio per cui alcuni consulenti consigliano (tra cui lo stesso Google) di includere i partner di ricerca è l’aumento di portata del proprio annuncio, infatti, sfruttando la Rete dei Partner di Ricerca, gli annunci saranno visualizzati da un pubblico molto più ampio rispetto a quello che effettua ricerche su Google, andando a intercettare utenti su molte più piattaforme e siti web.
Questo non contribuisce solamente ad un aumento di impression e click ma lavora anche indirettamente sull’awareness del brand e sul consolidamento del ricordo dell’azienda nella testa dell’utente.
Il secondo vantaggio riguarda il target di pubblico. Infatti, sfruttando altri siti e piattaforme, intercettiamo utenti che hanno espresso una domanda consapevole su quei portali e non necessariamente sul motore di ricerca.
Raggiungiamo quindi persone che hanno un bisogno ma che non lo hanno espresso su Google.
Segmenti di pubblico che probabilmente potresti raggiungere solo attraverso campagne display o video selezionando gli opportuni segmenti di pubblico in-market o segmenti di affinità.
Il terzo vantaggio riguarda invece la sponsorizzazione di prodotti innovativi per i quali la domanda consapevole è ancora limitata o inesistente.
Attraverso i partner di ricerca di Google, al pari di una campagna display per intenderci, proponiamo il nostro annuncio e il nostro prodotto su pagine contestualizzate a persone interessate a quel macro-argomento.
Dove appaiono gli annunci sui partner di ricerca di Google?
Su questi siti e piattaforme i nostri annunci possono apparire nei risultati di ricerca, come nell’esempio di Yahoo che ti ho fatto prima, oppure nella directory del sito, oppure all’interno di pagine correlate alla domanda dell’utente.
Non abbiamo modo di controllare il posizionamento all’interno dei siti partner.
Quali sono i siti partner di ricerca di Google?
Purtroppo non esiste una lista di questi siti nemmeno all’interno del forum di Google, sicuramente Youtube ne fa parte.
Svantaggi di includere i partner di ricerca di Google
Veniamo ora alle note dolenti. Prima su tutte l’impossibilità di controllare esattamente dove usciranno i nostri annunci, non solo a livello di domini e quindi siti, ma anche a livello di pagine e contenuti del sito su cui appaiono.
Lo stesso Google ha un controllo relativamente minore su questi siti partner, non vi è il classico meccanismo di keyword e modificatori di corrispondenza che stabiliscono il match tra la ricerca dell’utente e il nostro annuncio.
Pertanto, questo significa sì maggiori visualizzazioni ma al contempo aumento di impression di scarsa qualità o in contesti errati.
Secondo grande svantaggio, mai considerato. Su questi siti e portali non esiste un meccanismo di asta tra inserzionisti identico a quello di Google o, se esiste, vede la partecipazione di molti meno competitor, ovvero soltanto quelli che hanno incluso questa opzione.
Questo significa che risulta molto più semplice “vincere” la competizione.
Ora starai pensando “e lo svantaggio dov’è?”. Proprio perché non hai un controllo diretto della competizione (il classico informazioni sulle aste) e dell’offerta, a seconda della strategia di offerta che stai utilizzando nella tua campagna potresti finire per pagare considerevolmente dei click di minore qualità.
Terzo svantaggio, che riguarda soprattutto le campagne di lead generation. Se stai raccogliendo contatti per un tuo cliente, posizionando il tuo annuncio su siti web partner, potresti ricevere lead da utenti non profilati, che compilano in seguito a un click erroneo, e, una volta contattati, non ricordano dove abbiano cliccato, dove abbiano visto l’annuncio o ancora peggio, lo ricordano e rispondono che pensavano fosse correlato all’argomento della pagina che ospitava l’annuncio.
Quindi, molto spesso, espandere la portata degli annunci sui siti partner di ricerca comporta un abbassamento della qualità dei lead, proprio come conseguenza anche dei posizionamenti meno controllati visti al punto uno.
I partner di ricerca di Google funzionano?
In qualsiasi momento puoi visualizzare le performance dei partner di ricerca della tua campagna. E’ molto semplice.
Sei sulla dashboard nella sezione campagne e hai davanti le tue campagne. Proprio sopra le tue campagne, nella parte destra, clicca su Segmento>Rete(con partner di ricerca).
A questo punto sotto ogni tua campagna appariranno le righe delle diversi reti su cui è apparso l’annuncio e potrai visualizzare e analizzare le performance di ognuna.
NOTA BENE: la percentuale di clic ottenuta sui partner di ricerca di Google non inficia il tuo punteggio di qualità e nemmeno la valutazione del ctr previsto.
In conclusione – Partner di ricerca di Google: si o no?
Ho cercato di fornirti una panoramica in modo che tu sia sufficiente autonomo da prendere una decisione.
Personalmente tendo a escludere i partner di ricerca di Google perchè per esperienza non ho mai avuto performance particolarmente degne di nota.
Al tempo stesso ti ricordo che le nuove tipologie di campagne sempre più automatizzate inserite da Google, ad esempio la Performance Max, sposano questo atteggiamento di minor controllo manuale, andando a premiare i posizionamenti che garantiscano migliori performance.