Hai mai avuto la sensazione che le tue campagne Google Ads stiano bruciando budget su clic inutili o su lead di qualità pessima? Contatti che non ricordano nemmeno di aver compilato il form, utenti fasulli o clic a raffica che non si traducono in nulla di concreto. Se ti è capitato, sappi che non sei il solo. E nella maggior parte dei casi, il problema è lì davanti ai tuoi occhi: i posizionamenti dei tuoi annunci.
In questo articolo:
Perché ricevi contatti fake dalle campagne Google Ads o clic che non convertono?
Uno degli errori più comuni, anche tra advertiser esperti, è trascurare la pulizia del target a livello di posizionamenti. In particolare, nelle campagne Display e Performance Max, gli annunci vengono distribuiti su una moltitudine di siti web, canali YouTube, app e altri spazi online. Non tutti però sono adatti al tuo business.
Alcuni portano traffico di scarsissima qualità, altri attirano utenti che stanno facendo tutt’altro — come ad esempio cercare lavoro — e che compilano i moduli di contatto senza reale interesse. Ti faccio un esempio reale: in un account cliente, ho dovuto escludere portali come subito.it o bakeca.it, perché stavano generando lead costanti da persone in cerca di lavoro, totalmente fuori target.
Quali posizionamenti escludere da Google Ads?
Qui arriva la domanda da un milione di dollari: quali siti o canali vanno esclusi?
Purtroppo non esiste una lista universale. Quello che può essere un posizionamento spazzatura per un’azienda, potrebbe invece funzionare bene per un’altra. Ma una cosa è certa: se non analizzi i posizionamenti e non escludi quelli inutili o dannosi, continuerai a sprecare budget e pazienza.
Dove trovo i posizionamenti delle campagne?
Per iniziare, devi capire dove stanno girando i tuoi annunci. Se utilizzi campagne Display o Performance Max, hai a disposizione due strade:
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Script per l’estrazione automatica dei posizionamenti nocivi delle Performance Max (esistono script open-source o personalizzati).
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Report personalizzato tramite l’Editor di Report di Google Ads:
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Vai su Approfondimenti e report > Editor di report.
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Scrivi nella barra di ricerca qualcosa come “report posizionamenti Performance Max”.
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Lascia che l’AI interpreti la tua richiesta e ti mostri il dataset corretto.
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Filtro consigliato: visualizza solo i posizionamenti con almeno 500 impression per semplificare l’analisi.
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Una volta ottenuto il file, puoi analizzarlo manualmente o, se hai confidenza con l’AI, farti aiutare a distinguere i siti utili da quelli da scartare.
Come escludere i posizionamenti in Google Ads
Hai due possibilità:
1. Tramite elenchi di esclusione
Vai su:
Strumenti e impostazioni > Libreria condivisa > Elenchi di esclusione
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Clicca su “Elenchi di posizionamenti esclusi”
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Crea un nuovo elenco oppure caricane uno già pronto
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Incolla l’elenco dei siti, canali o app da escludere
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15Ricordati di applicare l’elenco alle campagne interessate, altrimenti resterà lettera morta
2. A livello di account (esclusione permanente)
Se vuoi che i tuoi annunci non vengano mai mostrati su determinati siti, neanche in futuro:
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Vai su
Strumenti > Idoneità dei contenuti
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Scorri fino in fondo: trovi “Posizionamenti esclusi”
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Inserisci qui gli URL da bloccare: questa azione si applica a tutto l’account.
Come escludere le app mobile (e perché dovresti farlo) dalle tue campagne Google Ads
Qui tocchiamo un nervo scoperto. La pubblicità in-app, per quanto Google la spinga parecchio, raramente porta risultati soddisfacenti. Troppi clic accidentali, persone che stanno giocando o usando utility e che non hanno nessuna intenzione di visitare il tuo sito.
Personalmente, scelgo quasi sempre di escludere tutte le app.
Come si escludono le app?
Puoi farlo analogamente dalla sezione Idoneità dei contenuti, dove puoi spuntare fino a 140 categorie di app da escludere, oppure creando un elenco di posizionamenti esclusi. Ti consiglio di spuntarle tutte, a meno che tu non abbia validi motivi per tenerne qualcuna.
Tuttavia, attenzione: anche escludendo tutte le categorie, capita che alcuni banner finiscano comunque dentro app non categorizzate. Il motivo? Non sempre chiaro, ma è bene monitorare.
Cosa aspettarsi dall’esclusione dei posizionamenti?
Fai attenzione a non escludere troppi posizionamenti. Il rischio principale è quello di ridurre l’erogazione delle campagne, specialmente se togli i posizionamenti ad alto traffico. Questo può comportare una diminuzione della spesa pubblicitaria, ma anche, si spera, una maggiore qualità del traffico:
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Miglioramento del tasso di conversione: meno clic, ma più mirati
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Lead più qualificati: meno perdite di tempo con contatti fake o fuori target
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Miglior controllo del brand: niente banner su siti poco raccomandabili
Domande frequenti
Cosa sono i posizionamenti in Google Ads?
Sono i luoghi digitali dove i tuoi annunci vengono mostrati: siti web, canali YouTube, app mobile, ecc.
Posso escludere YouTube?
Sì, puoi escludere canali YouTube specifici o l’intera rete YouTube se non ti porta risultati.
Escludere le app mobile è sempre una buona idea?
Dipende dal tuo business. Per la maggior parte dei brand B2B o e-commerce, è quasi sempre una mossa sensata.
È possibile escludere i posizionamenti nelle Performance Max?
Non direttamente come con le Display, ma puoi usare elenchi di posizionamenti esclusi a livello account, che valgono anche per PMax.
Conclusione
In un mondo ideale, Google mostrerebbe i tuoi annunci solo a utenti perfettamente in target. Ma nella realtà, sta a te fare pulizia. Escludere i posizionamenti dannosi o irrilevanti può fare la differenza tra una campagna che brucia budget e una che genera valore reale.
Non farti ingannare dal volume. Non accontentarti dei numeri. Controlla dove stai investendo e taglia ciò che non ti serve.