Http status code: cosa sono e quali sono i più importanti per la SEO

http status code

Il controllo degli http status code o status code http delle pagine web del tuo sito internet è un’operazione di vitale importanza ai fini di una corretta indicizzazione sui principali motori di ricerca, a partire da Google. Senza entrare troppo nello specifico, per adesso, esistono degli status code buoni e che quindi vanno bene per una corretta indicizzazione del sito web, degli status code “non buoni” ma corretti, che contribuiscono alla giusta scansione del sito da parte di Google e infine degli status code cattivi, che sono dei veri e propri errori che ostacolano il processo di indicizzazione.

Http Status Code: cosa sono?

Noti anche come response code, gli status code indicano il completamento corretto di una determinata richiesta http.

Sostanzialmente, appartengono al protocollo http, ampiamente diffuso fra client e server nell’ottica di quel processo comunicativo incentrato sullo scambio di informazioni. Il client, che può essere un browser o un crawler, procede alla richiesta di una risorsa a un server che, a sua volta, invia come risposta uno status code http. Quest’ultimo è costituito da tre cifre.

In linea di massima, ogni risposta http inviata dai server è costituita da ben due parti: la prima, nota come header, contiene lo status code http e tutta una serie di ulteriori informazioni, quali ad esempio le istruzioni relative alle tempistiche di immagazzinamento della risposta in cache da parte del client. Da notare che l’utente non può visualizzare gli header. Questi ultimi hanno lo scopo di fornire ai client le opportune istruzioni in riferimento alla gestione efficiente della risposta e alle modalità di restituire il body payload.

La seconda, nota per l’appunto come body payload, è presente nella risposta http. Il suo scopo primario è quello di mostrare la pagina web all’utente e il suo impiego è strettamente connesso per fare il rendering.

Status Code: tipologie

Sostanzialmente sono ben cinque le tipologie diverse di http status code. Ciascuna di queste trasmette una determinata tipologia di messaggio.

1xx – Risposte informative

L’utente viene informato circa la ricezione della richiesta che risulta in procinto di essere processata. In linea di massima, gli http status code 1xx si trovano solo pochissime volte e non meritano di essere trattati a fondo.

Http status code 100: Continue
Http status code 101: Switching Protocols
Http status code 102: Processing

2xx – Risposte di successo

L’utente viene informato della ricezione con esito positivo della sua richiesta e gli viene riepilogato cosa ha effettivamente chiesto.

In ottica SEO, il più rilevante è di sicuro lo status code 200. Di cosa si tratta? Nella casistica in cui un server invii lo status code 200, il client viene informato che la richiesta è giusta con successo. Lo status code 200 certifica che tutto è andato per il verso giusto. Si ha un utilizzo non corretto dello status code 200 nella circostanza in cui la pagina web viene definita come inesistente oppure se viene restituita in risposta lo status code 200 piuttosto che il codice 410 oppure 404.

Notoriamente, questa tipologia di fenomeno viene identificato come errore soft 404.

Http status code 200: OK
Http status code 201: Created
Http status code 202: Accepted
Http status code 203: Non-authoritative Information
Http status code 204: No Content
Http status code 205: Reset Content
Http status code 206: Partial Content
Http status code 207: Multi-Status
Http status code 208: Already Reported
Http status code 226: IM Used

3xx – Risposte di reindirizzamento

Qui si precisa che è necessaria un’azione ulteriore per soddisfare la richiesta in oggetto.

Nella circostanza in cui un client riceva uno status code 3xx, è chiamato a procedere all’invio di una nuova richiesta da effettuare alla location che è stata restituita dal server tramite redirect. I response code che appartengono alla suddetta categoria vengono classificati, pertanto, come redirect.

Ciò avviene a fronte di una richiesta fatta per l’URL X, ma avviene il redirect all’URL Y. Di conseguenza la richiesta andrebbe formulata direttamente all’URL Y.

All’interno degli http status code 3xx ve ne sono vari fondamentali in termini di SEO.

Nello specifico:

Http status code 301: Moved Permanently

Il redirect 301 si occupa di comunicare lo spostamento permanente di una risorsa all’interno di una diversa location. Ne consegue che ciascuna delle richieste effettuate andrà reindirizzata a URL differenti. I browser si occuperanno di procedere al salvataggio dei redirect 301 in cache.

In questo modo, nel momento in cui deciderai di collegarti in un secondo momento alla suddetta pagina web, finirai per visualizzarla in tempi più rapidi.

Nei casi di migrazione da http ad https, il codice 301 è ampiamente adottato ed è utilissimo quando c’è in ballo l’esito positivo della migrazione SEO del sito internet. Va detto, però, che i codice 301 non può essere impiegato nei casi di pagine web temporaneamente inaccessibili.

Assicurati che sul tuo sito web venga restituito un http status code 301 dalla versione http alla versione https, puoi controllarlo con httpstatus.io

Qui sotto puoi vedere quello che dovrebbe apparire nel caso in cui il tuo sito sia impostato correttamente. Come puoi vedere la versione http presenta un redirect 301 alla versione https, mentre la versione http con il www presenta due redirect 301 prima di arrivare alla versione corretta senza www e https.

http status code 301 versione https del sito

Http status code 302: Found / Moved temporarily

Il redirect 302 ha lo scopo di comunicare lo spostamento di una risorsa in un’altra location. Per via della temporaneità che lo contraddistingue, la trasmissione avviene dall’URL originario a quello di destinazione. L’URL redirezionato, invece, proseguirà nell’attività di posizionamento su Google.

Trascorso il tempo necessario, gli http status code 302 finiscono per forza di cose per essere classificati da Google e dai vari motori di ricerca come redirect 301. Esempio classico, in tal senso, è quello dedicato alla gestione di una campagna Google Ads. Per un lasso di tempo contenuto, puoi avere come intento quello di fare in modo che i visitatori atterrino su un determinato URL piuttosto che su un altro. Ebbene, a campagna conclusa, sarà compito tuo occuparti della rimozione del redirect 302.

Se ad esempio impieghi in maniera scorretta il redirect 302 nel corso della gestione di una migrazione, magari prediligendolo al redirect 301, può accadere che il posizionamento del tuo sito internet ne risenta negativamente, visto che la trasmissione dei segnali di ranking non avverrà dai vecchi URL ai nuovi.

Http status code 303 – See Other

Il redirect 303 indica che il server sta redirezionando verso un altro URL quello che è stato richiesto.

Lo si utilizza per evitare l’invio doppio e accidentale del form compilato, tutte le volte che gli utenti cliccano la freccia “indietro” del proprio browser. Lo status code 303 riguarda solo i form. Non perciò corretto servirsi dello status code 303 al posto del 301 nel momento in cui si verifica lo spostamento definitivo di un contenuto.

Http status code 300: Multiple Choices
Http status code 301: Moved Permanently
Http status code 302: Found
Http status code 303: See Other
Http status code 304: Not Modified
Http status code 305: Use Proxy
Http status code 307: Temporary Redirect
Http status code 308: Permanent Redirect

4xx – Risposte agli errori del client

L’utente viene informato dell’impossibilità di veder soddisfatta la sua richiesta. In estrema sintesi, ci si imbatte in tre tipologie differenti di errori: la prima è che il cliente non dispone dell’autorizzazione a richiedere una pagina web, la seconda è la richiesta che coinvolge pagine web che non esistono, la terza e ultima riguarda l’eccessivo numero di richieste.

Http status code 401: Unauthorized

Questo codice di errore sottolinea come l’autenticazione http non sia andata in porto. Per effettuare l’accesso a una data pagina online, bisognerebbe disporre di apposite credenziali, come ad esempio username e password. L’accesso in relazione all’indirizzo IP, pertanto, non è permesso.

Lo status code 401 si verifica di frequente nella casistica in cui i crawler provino a effettuare l’accesso agli ambienti di staging e, allo scopo di impedirlo, è stata implementata l’autenticazione http. In questa evenienza, il ricorso allo status code 401 si dimostra scelta riuscita, perché l’ambiente di staging deve restare riservato e, di converso, non va affatto indicizzato.

Un impiego erroneo dello status code 401 avviene quando lo si impiega in sostituzione del 403, al fine di informare circa la mancata autorizzazione.

Http status code 403: Forbidden

L’errore 403 evidenzia l’impossibilità di formulare la richiesta di un dato URL. Il motivo di fondo per cui si predilige il ricorso al codice di stato HTTP 403 ruota attorno alla possibilità di impedire che i crawler effettuino ulteriori richieste a seguito di comportamenti non corretti.

La sua restituzione diventa effettiva qualora il client restituisse le credenziali di accesso sbagliate.

Di fatto, si evince un utilizzo corretto dell’errore 403 a fronte di un’eccessiva richiesta di URL da parte dei crawler. In qualità di webmaster del tuo sito, la risposta del codice 403 è quella giusta, perché li vai a fermare. Di converso, si ha un impiego erroneo dello status code 403, quando lo si prova ad adottare in sostituzione dell’errore 401 nel momento in cui un client non dispone di alcun tipo di autorizzazione per formulare determinate richieste.

Http status code 404: Not Found

Tra i più comuni in assoluto. Si verifica in caso di link non funzionanti. Anche a fronte di bug, non mancano i casi di restituzione dell’errore 404. Il Not Found, pertanto, rappresenta un serio problema ai fini della user experience.

In definitiva, il response code 404 è applicato correttamente qualora l’URL non esista più o nella circostanza in cui non fosse più esistito. All’esatto opposto, per pagine web che esistono e risultano perfettamente funzionanti, il ricorso all’errore 404 è sbagliato.

Http status code 400: Bad Request
Http status code 401: Unauthorized
Http status code 402: Payment Required
Http status code 403: Forbidden
Http status code 404: Not Found
Http status code 405: Method Not Allowed
Http status code 406: Not Acceptable
Http status code 407: Proxy Authentication Required
Http status code 408: Request Timeout
Http status code 409: Conflict
Http status code 410: Gone
Http status code 411: Length Required
Http status code 412: Precondition Failed
Http status code 413: Payload Too Large
Http status code 414: Request-URI Too Long
Http status code 415: Unsupported Media Type
Http status code 416: Requested Range Not Satisfiable
Http status code 417: Expectation Failed
Http status code 418: I’m a teapot
Http status code 421: Misdirected Request
Http status code 422: Unprocessable Entity
Http status code 423: Locked
Http status code 424: Failed Dependency
Http status code 426: Upgrade Required
Http status code 428: Precondition Required
Http status code 431: Request Header Fields Too Large
Http status code 444: Connection Closed Without Response
Http status code 451: Unavailable For Legal Reasons
Http status code 499: Client Closed Request

5xx – Risposte agli Errori del Server

Il richiedente ottiene la comunicazione inerente ai problemi di processazione della sua richiesta che, in ogni caso, viene catalogata come valida.

Gli status code 5xx si hanno quando il server non riesce a gestire troppe richieste e la scansione finisce per risentirne. In altre situazioni, le pagine web perdono posizioni in termini di indicizzazione. A peggiorare è il loro posizionamento organico.

Http status code 500: Internal Server Error

Con l’errore 500, accade che il server abbia notato diversi errori nel corso dell’elaborazione della richiesta, anche se la reale motivazione non è stata indicata. L’utilizzo dello status code 500 nella casistica in cui il server conosca le reali motivazioni del problema è errato.

Http status code 503: Service Unavailable

Altra casistica ampiamente diffusa. L’errore 503 evidenzia come il server non risulti temporaneamente disponibile, ma lo sarà successivamente.

L’eccessiva occupazione del server così come una manutenzione pianificata sono le cause più in uso. Pertanto, è giusto il ricorso all’errore 503, nell’evenienza in cui il server non potesse elaborare subito la richiesta del client per via del fatto che risulta occupato. Il ricorso al parametro Retry after è essenziale in termini di SEO, a patto che non sia troppo distante dal futuro o dal passato. In tal caso, sarebbe errato.

Http status code 500: Internal Server Error
Http status code 501: Not Implemented
Http status code 502: Bad Gateway
Http status code 503: Service Unavailable
Http status code 504: Gateway Timeout
Http status code 505: HTTP Version Not Supported
Http status code 506: Variant Also Negotiates
Http status code 507: Insufficient Storage
Http status code 508: Loop Detected
Http status code 510: Not Extended
Http status code 511: Network Authentication Required
Http status code 599: Network Connect Timeout Error

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