Aggiungere un sito su Google Search Console: verificare il dominio e caricare la sitemap

registrare un sito su search console

Verificare un dominio con Search Console

Quando si parla di strumenti SEO il primo posto è senza dubbio occupato da Google Search Console, un tool gratuito offerto da Google che permette di monitorare lo stato di salute di un sito web, riscontrare eventuali errori tecnici e analizzare il posizionamento del sito.

Google Search Console (GSC), un tempo noto come Google Webmaster Tools, può essere utilizzato per registrare qualsiasi sito web, a prescindere dal cms utilizzato.

Il buon posizionamento di un sito all’interno dei principali motori di ricerca, da Google a Bing, è ciò che permette al sito stesso di contare su una buona visibilità generale. Un sito ben posizionato può registrare un più ampio numero di visite, con tutte le conseguenze del caso – maggiori introiti in caso di sito con finalità commerciali, ad esempio.

Ciò che rende vantaggioso l’utilizzo di Search Console è la sua estrema praticità: il portale può essere sfruttato sia da esperti SEO che da amatori, gestori di siti web “alle prime armi” con il variegato mondo dell’amministrazione di portali online.

Detto ciò, vediamo come procedere con la registrazione del proprio sito all’interno di Google Search Console!

Accedere a Search Console

Partiamo dalle basi. Per prima cosa accedi alla piattaforma di Google Search Console dalla quale sarà possibile procedere con il settaggio delle prime impostazioni del sito. L’accesso a Search Console potrà avvenire in modo del tutto automatico nel caso in cui l’utente disponga già di un account Google (Gmail).

google search console accesso

Registrare un sito su Search Console

Una volta effettuato l’accesso è il momento di registrare il sito e di conseguenza selezionare la tipologia di proprietà alla base del sito. Le opzioni disponibili, in questo caso, sono due: registrare la proprietà del portale in qualità di “Dominio” o optare per la registrazione in qualità di “Prefisso URL”.

Ogni opzione comporta scelte altrettanto differenti in merito alla gestione futura del sito.

tipologia proprietà search console

Per quanto riguarda il Dominio, la proprietà in questione include entrambi i protocolli HTTP e HTTPS, oltre a tutti i sottodomini del caso – tra i quali il noto “www”.

La proprietà Dominio è apprezzata per la sua capacità nel riconoscere più versioni di un sito web, permettendo a Search Console di effettuare modifiche su un’ampia gamma di URL differenti:

http://sitoesempio.it/esempio
http://www.sitoesempio.it/esempio
https://sitoesempio.it/esempio

In caso di registrazione di un sito mediante proprietà Dominio sarà necessario verificare la proprietà mediante un record DNS di tipo TXT.

verifica search console tramite dns

Per quanto riguarda la proprietà nota come Prefisso URL, invece, quest’ultima includerà solamente gli URL dotati di indirizzo e protocollo specificati.

Si tratta di una differenza essenziale rispetto alla proprietà Dominio: se l’utente inserirà la stringa “http://www.sitoesempio.it” in qualità di URL, Search Console non sarà in grado di abbinare stringhe differenti a tale URL – stringhe come “https://www.sitoesempio.it” o “sitoesempio.it”, per intenderci.

In ogni caso, la proprietà prefisso risulta ugualmente vantaggiosa. La verifica di questa tipologia di proprietà può essere effettuata in modi differenti:

  • aggiunta tag HTML
  • caricamento file HTML
  • Google Analytics
  • Google Tag Manager

La verifica della proprietà

Dopo aver selezionato la proprietà ideale per il proprio sito, l’utente sarà tenuto a verificare la proprietà del dominio. Si tratta di un passaggio fondamentale, tenendo conto che le modalità per la verifica potranno variare a seconda della tipologia di proprietà scelta in precedenza.

Per quanto riguarda la verifica di proprietà del Dominio, il metodo di verifica appropriato prevedrà l’aggiunta di un record DNS mediante l’utilizzo dell’account del provider di dominio del sito stesso.

Il discorso è più semplice per la verifica di un Prefisso URL. In questo caso, infatti, l’utente può contare su una vasta gamma di possibilità.

Il metodo più comune, se hai un minimo di competenze tecniche, è senza dubbio quello che prevede il caricamento di un file HTML all’interno del proprio sito. Altrettanto comune è l’inserimento di tag HTML in una pagina specifica del sito stesso.

Puoi anche verificare la proprietà attraverso Google Tag Manager, ma questo non è sicuramente il metodo più semplice, quindi ti consiglio di usarne un altro.

Se invece non sei uno smanettone puoi verificare la tua proprietà attraverso Google Analytics. Questo è sicuramente il metodo più veloce per farlo, è sufficiente che l’account con il quale stai accedendo a Search Console sia lo stesso con il quale gestisci l’account Analytics che monitora il tuo sito.

Infine, va precisato che i record DNS possono essere utilizzati anche per la verifica di proprietà dei Prefissi URL, allo stesso modo di quanto osservato nel caso della verifica di un Dominio.

Il metodo di verifica della proprietà del sito, indipendentemente dalla tipologia di proprietà prescelta, dovrà rimanere sempre attivo nel tempo. A tal proposito, Google si occupa di effettuare monitoraggi costanti del metodo di verifica selezionato, il che comporta la necessità che le informazioni del sito risultino sempre pienamente accessibili. Pertanto, se hai verificato il tuo sito attraverso il tag inserito nel codice del tema, stai attento ogni volta che decidi di cambiare tema, dovrai inserire nuovamente il tag. Se verifichi attraverso Analytics, fai attenzione a non rimuovere il codice di monitoraggio dal tuo sito.

Dal momento in cui la proprietà risulti effettivamente verificata, l’utente è libero di iniziare a usare fin da subito le funzionalità di Search Console.

Inviare la Sitemap a Google Search Console

Una volta collegato e verificato il tuo sito, ti troverai di fronte alla dashboard di Search Console.

N.B. Su Search Console puoi aggiungere più proprietà, attraverso il menù a tendina in alto a sinistra selezioni la proprietà che vuoi osservare.

La prima finestra in cui ti troverai prende il nome di Introduzione, è una sorta di riepilogo dello stato del tuo sito, con alcuni grafici che potrai rivedere e analizzare meglio nelle successive sezioni.

Ma passiamo a ciò che ci interessa.

Il prossimo step da compiere è indicare a Google Search Console dove può trovare la sitemap del tuo sito, in questo modo può effettuare la scansione dei contenuti più rapidamente.

Ma prima di farlo….Il tuo sito ha una sitemap vero? Se non ne sei sicuro, puoi leggere la guida sulla creazione di una sitemap.

A questo punto vai nell’apposita sezione della colonna di sinistra.

sitemap google search console

 

Ora non devi fare altro che inviare la tua sitemap. Per farlo devi prima specificare il percorso, ovvero l’url al quale è possibile trovarla. Come ho spiegato nella guida, molto spesso si trova alla pagina nomesito.it/sitemap.xml oppure nomesito.it/sitemap_index.xml.

Tu dovrai inserire solo la parte di url finale, quindi sitemap.xml oppure sitemap_index.xml

Una volta fatto premi su Invia. Nel giro di qualche giorno Search Console scansionerà la tua sitemap.

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